giovedì 2 maggio 2013

Verso un mondo di meraviglie

Eccomi qui finalmente!
Oggi vi racconterò com’è andata la mia giornata a Milano, dove sono andata per visitare il Festival dell’oriente.
Prima di tutto devo ammettere che è stata un po’ un’odissea e la sera ero così stanca che mi sono addormentata non appena ho toccato il letto.
Ma iniziamo dal principio…
La mattina del 26 Aprile mi sono svegliata riposatissima (col piffero) ed eccitata (non pensate male, nel senso che non vedevo l’ora di partire! xD) alle 04. 20… praticamente ero una morta che camminava. Vabbè… mi sono lavata, vestita e truccata il tutto praticamente a occhi chiusi e alle 05.00 siamo partiti (io e il mio santo papà che mi ha accompagnata) alla volta della stazione Termini dove alle 06.00 avrei dovuto prendere il treno. Mentre andavamo lì, il mio papino ha dato inspiegabilmente segni di rimbambimento (sospetto per l’ora… :D) e quindi abbiamo sbagliato strada trovandoci costretti a fare mille giri per arrivare in stazione. Alla fine però siamo arrivati!
Il treno era in orario e così partii diretta a Milano! 
Appena partita da Termini alle 6 di mattina... ronf ronf

Purtroppo sul treno dormii poco e male per via dei sedili ultra scomodi e di un fastidioso rumore continuo che non riuscivo a escludere dalla testa nonostante le cuffiette. Beh l’emozione però era talmente tanta che non ci feci caso e alla fine dopo tre ore di dormiveglia, arrivai alla stazione di Milano.
Ovviamente mi ero preparata in anticipo così sapevo perfettamente dove sarei dovuta andare, mi munii di biglietto e attesi buona buona il mio autobus. Mentre aspettavo ovviamente è iniziato a pioviccicare ma io ferma nella mia euforia, non ci feci molto caso, avrei affrontato anche una tempesta in quel momento. Comunque… l’autobus passò subito (altro che a Roma dove sai quando parti e non sai quando e soprattutto SE arrivi… ma lasciamo perdere…) e mi portò a piazza San Babila per prendere l’auto che mi avrebbe portato dritta dritta in bocca alla fiera. La mia fortuna però ovviamente mi venne a trovare e così arriva alla fermata scoprii che era appena passato e che il prossimo ci sarebbe stato dopo tre quarti d’ora… ammetto di aver pensato di strozzare qualcuno (ero capitata con gli orari del sabato! Accidenti e tutto perché era ponte). Alla fine per non stare sotto l’acqua decisi di prendere l’autobus direzione Linate e poi eventualmente fermi un pezzo a piedi ma il mio piano diabolico fu mandato all’aria dalla maledetta pioggia che aveva ripreso a scendere, così alla fine fui comunque costretta ad aspettare il bus.
Bastaaaa! finalmente arrivo alla fiera, pago ed entro
Non appena scorgo la montagna di bancarelle di tutti i tipi, per poco non piango dalla felicità. C’era di tutto e per ogni paese dell’oriente. Mongolia, Tibet, India, Cina, Giappone e… Coreaaaaaa. Feci un primo giro senza lasciarmi scappare nulla. Gli odori delle spezie, i vestiti folkloristici, le pietanze dall’aspetto invitante  (altre decisamente no!). C’erano i massaggiatori thailandesi, gli stand di arti marziali, i monaci buddisti che facevano i disegni con la sabbia colorata (di cui ovviamente ora non mi sovviene il nome…) e chi più ne ha più ne metta. Insomma questa fiera era enorme con più palchi sui quali si alternavano spettacoli che provenivano dai vari paesi dell’oriente.
 Dopo aver girato in lungo e in argo però mi prese un accidenti, non riuscivo proprio a trovare lo stand dedicato alla mia amata Corea. Noooo credevo di essermi persa qualcosa così ricominciai il giro da capo e alla fine mi accorsi che c’era un padiglione che avevo completamente ignorato ( me povera stolta), ed era proprio qui che c’era il mio paese dei balocchi. Uno stand bello grande sulla Corea del sud. C’erano vari Hanbok (vestiti tradizionali femminili… quelli maschili ce li avevano addosso i ragazzi che si trovavano lì xD), dei cavallini di stoffa tipici dell’isola di Jeju e vari patchwork dai mille mila colori… fantastici. Una parte dello stand era dedicata alla gadgettistica e l’altra alla calligrafia, dove due signori si cimentavano nella dimostrazione di questa antichissima arte. L’altra cosa super interessante era un’intera tavolata con la riproduzione di un banchetto nuziale  e infine alcune ragazze e un’ajumma, cucinavano dolci e kimbap e  altre delizie.
Inutile dire che passai lì quasi la maggior parte del tempo per poi comunque dedicarmi anche al giro di quel padiglione dove trovai molte cose interessanti, mi diedi al disegno giapponese , di quelli con la china ed ecco il risultato… secondo me sono stata brava per essere la prima volta no? E tutto da sola (ok ammetto di aver fatto più prove prima di arrivare a questo risultato ma alla fine è questo ciò che conta no? xD)

Il mio capolavoro hahaha
Passai così la giornata tra bancarelle, spettacoli di cui alcuni veramente bizzarri e altri interessanti. Aspettai pazientemente le 15 e 30 perché sapevo che ci sarebbe stata una sfilata di vestiti tradizionali coreani ma alle 16.30 ancora nulla così quando chiesi mi dissero che purtroppo non l’avrebbero fatta quel giorno e lì per poco non mi strappai i capelli per la disperazione…
Beh alle 17.00 dopo ormai aver visitato in lungo e in largo la fiera, ero distrutta anche per la mancanza di sonno (tra l’altro accentuata dallo spettacolo di musica indiana… mooolto lenta e soporifera), così decisi di tornare a casa dopo aver fatto i miei acquisti… eh già comprai varie cose perché non potevo andarmene da lì a mani vuote no?

Comprai innanzitutto la guida turistica della Corea (mi servirò quando partirà  :D)




poi comprai un porta cellulare facendomelo personalizzare con il mio nome giapponese sopra (speriamo che non abbia scritto invece “deficiente” Hahah), presi infine anche un'altra pergamena piccolina sempre con il mio nome sopra.
Avendo il treno alle 20.00 dovevo pur ammazzare il tempo e così pensai di farmi un giro per Milano mentre tornavo. Ovviamente non avevo calcolato il tragitto in autobus che alla fine impiegò quasi un’ora e quando finalmente arrivai alla stazione erano le 18 passate. A rendere però il tutto perfetto, ci si mise la pioggia che ovviamente riprese a scendere proprio quando io sono scesa dal bus… che fortuna eh? Eh già…
quindi che fare? Alla fine mi rifugiai nella stazione perdendomi nell’immensa libreria che occupava ben tre piani, ci rimasi per un sacco di tempo e alla fine mi diressi verso il mio treno. Non avevo più i piedi, gli occhi mi si chiudevano dal sonno e non vedevo l’ora di mangiare. Presi qualcosa al bar e via sul treno per altre tre ore e mezza di tratta (stavolta facemmo fermate a Bologna e Firenze mentre all’andata era un diretto…). Insomma morale della favola arrivai a casa a mezzanotte meno un quarto… per poi arrivare farmi una doccia, cambiarmi e finalmente toccare letto. All’1 e 20 ero a ninna e così stanca che mi addormentai senza nemmeno avere la forza di sognare.
Penso sia stata un’esperienza istruttiva e divertente nonostante l’ammazzata. L’essere andata da sola mi ha aiutato a capire che potrei benissimo farcela da sola anche in altri tipi di situazioni.

Alla prossima avventura xD


2 commenti:

  1. Devo dire che mi piacciono un sacco i tuoi post , e spero che andrai presto in Corea, sei molto divertente , devo chiederti dove hai comprato i ramen , gli voglio fare anche io , ho provato ha fare l'omelette giapponese e mie uscita , ero contentissima, grazie a te ho scoperto che il cibo coreano e piccante ,,, Io spero che pubblicherai ancora , Ciaoooooooo

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  2. eccomi qui, alloraaaaa grazie mille, mi fa piacere che ti piaccia ciò che scrivo e spero continuerai a seguirmi, ora che ho finito gli esami potrò essere un po più presente xD
    il negozio dove compro cibo coreano si trova a via Cavour vicino alla chiesa, è un po anonimo ma ci sono delle scritte coreane che ti aiuteranno a capire dove si trova... vediamo se riesco a fare un post e recuperare l'indirizzo preciso che anche un'altra ragazza lo voleva sapere. grazie ancora per la visita. ciaoooo

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